Messaggi del 16/07/2013 Bene, benissimo l'idea di completare, integrare e perfezionare una rete ciclabile da troppi anni abbandonata a se stessa, ma segnalo che se si vuole incrementare l'uso delle biciclette è necessario anche aumentare i "parcheggi" per le stesse. Le rastrelliere attualmente presenti in Piazza della Repubblica e accanto alla Chiesa di San Niccolò (giusto per fare due esempi) non sono assolutamente sufficienti ad ospitare i mezzi che attualmente, e tanto più in futuro, speriamo, circoleranno per la città. Bello andare in centro con la bici, ma poi dove la si lascia se si vuole fare un salto in qualche negozio? Nella speranza che questo progetto possa davvero venire realizzato, vi auguro buon lavoro === Progetto lodevole. Solo prima di realizzare nuove piste ritengo sia opportuno valorizzare quelle esistenti. Un esempio il tratto tra dietro il poligono di tiro e il moreggio è praticamente inaccessibile a causa della folta vegetazione anche adesso che si parla di piste ciclabili. Per la parte urbana, in futuro, mi immagino un unico senso di marcia ad anello attorno il centro storico (Viale della Vittoria e Via Gallodoro a senso unico) con strada a tre corsie per le auto ed una corsia riservata per la pista ciclabile. Spero in una progettazione che sia frutto di una una programmazione anche urbanistica vista però anche in prospettiva futura. Sono contrario al fare tanto per fare. Saluti. === ...dopo parecchio tempo e ignorando gli avvertimenti di altri amici ciclisti ho voluto vedere con i miei occhi in che condizioni versa la "pista ciclabile" del moreggio. Purtroppo devo confermare quello che mi hanno detto:...completamente impraticabile...rovi che invadono il sentiero....in un punto la vegetazione chiude addirittura il passaggio....l'ingresso da via del moreggio è diventato un lavaggio camion....c'è da fare..molto da fare....considerando che è una bretella di passaggio tra altri sentieri ben più percorribili è un peccato dover uscire e imbattersi nel traffico motoristico alquanto miope per le due ruote a pedali Cordiali Saluti === Pensando alla distribuzione delle zone d'interesse della città, con particolare riguardo agli anziani ed ai bambini, suggerisco delle strade "mobili" (quelle che usiamo nei supermercati per i carrelli, per intenderci) che collegano la parte bassa a quella alta della città. Spero che questo progetto sia realizzato. Grazie da parte di una ex-ciclista, ora mamma... === Spett.le Amministrazione Comunale, Il WWF Italia da sempre sostiene e promuove una mobilità eco-sostenibile che individua nell’uso della bicicletta uno dei suoi pilastri fondamentali. Per tale motivo l’associazione considera la presenza della pista ciclabile che collega la città di Jesi alla Riserva Naturale un’opportunità importante per promuovere uno stile di vita eco-sostenibile e far conoscere la Riserva. Testimonianza concreta di quanto affermato è stata la co-partecipazione economica alla realizzazione del progetto del Comune di Jesi di bike-sharing, che vede presso la sede della Riserva una punto di prelievo delle biciclette. Quindi, non si può che esprimere un sincero apprezzamento alla volontà del Comune di Jesi di estendere ed ottimizzare la rete delle piste ciclabili attraverso la realizzazione del Piano Comunale della mobilità ciclistica della Città di Jesi (Bici Plan) che prevede anche di realizzare un nuovo tracciato di pista ciclabile all’interno della Riserva e dell’area didattica “Sergio Romagnoli”. In merito a ciò, nel ruolo di gestore della Riserva Naturale Ripa Bianca e del Centro di Educazione “Sergio Romagnoli/area didattica “Sergio Romagnoli”, con la presente, come richiesto, sono a comunicare le seguenti osservazioni. Consapevole che la proposta del nuovo tracciato sia probabilmente volta ad evitare il passaggio di bicilette presso lo svincolo della SS76 “Jesi Est” e valorizzare l’area protetta, si esprimono tuttavia forti perplessità per le motivazioni di seguito esposte: 1) Il nuovo tracciato attraversa un’area interessata annualmente dalla piene del fiume e parte del tracciato è previsto su un’area dove attualmente scorre il fiume Esino 2) Il tracciato della pista ciclabile passa nelle immediate vicinanze della garzaia (sito di nidificazione di ardeidi) della Riserva, l’area a maggior valenza naturalistica di tutta l’area protetta e dove il disturbo sarebbe elevatissimo e incompatibile. 3) L’area didattica “Sergio Romagnoli” all’interno della quale passerebbe la pista ciclabile, a seguito di un regolamento comunale, è aperta al pubblico solamente durante i weeek-end con accesso controllato e guidato dal personale della Riserva. Tale scelta, condivisa dall’amministrazione comunale, è necessaria A) al fine di salvaguardare le emergenze naturalistiche dell’area, legate alla presenze di specie di uccelli particolarmente rari, in quanto un afflusso continuo ed incontrollato (con una tipologia di gestione tipo parco pubblico) arrecherebbe un eccessivo disturbo B) L’organizzazione e i sentieri e dell’area didattica “Sergio Romagnoli” sono strutturati fisicamente e didatticamente per una frequenza pedonale (si pensi ai pedoni durante i WE, alle scolaresche in visita e ai capanni di osservazione degli uccelli) che entrerebbe in “conflitto” con una utenza in bicicletta. Attualmente i ciclisti arrivano all’ingresso dell’area didattica “Sergio Romagnoli” tramite la pista ciclabile esistente, lasciano la bici in apposite rastrelliere realizzate in plastica riciclata presenti al parcheggio delle auto, per poi visitare l’area didattica a piedi, e riprendere la bicicletta all’uscita. Non ci sono stati casi di furto ne lamentele riguardo l’impossibilità di frequentare l’area didattica in bicicletta una volta che se ne spiegano le motivazioni. Il passaggio della pista ciclabile all’interno dell’area didattica “Sergio Romagnoli” comporterebbe un radicale cambiamento nella sua tipologia gestionale con un probabile impatto a carico delle sue emergenze naturalistiche. Come già detto, la pista ciclabile che collega la città di Jesi alla Riserva è un elemento importante per la fruibilità della Riserva e sulla quale l’area protetta vuole continuare ad investire, come già fatto con il progetto Bike Sharing. Pertanto, con la presente, si comunica la piena disponibilità a collaborare e migliorare la funzionalità della pista ciclabile già presente, ad ascoltare le esigenze dell’amministrazione comunale e confrontarsi per l’individuazione di soluzioni idonee. Cordiali saluti === Approfitto del sito internet del Comune di Jesi e della possibilità di dare suggerimenti per segnalare la necessità di illuminare il tratto di pista ciclabile già esistente parallela al canale Vallato che va dal centro commerciale “Arcobaleno” fino all’incrocio con Via Ponte Pio. Il motivo è semplice: ogni giorno è percorsa da centinaia di persone a piedi e in bicicletta, o per una passeggiata o perché è l’unica via che permette di raggiungere il popoloso quartiere di Ponte Pio, senza rischiare di essere investiti o di inalare gli scarichi delle auto che percorrono via Roma. Con l’accorciarsi delle giornate questa esigenza è ancora più sentita, anche perché dopo il tramonto in quel tratto è subito buio pesto e quindi parecchie persone rinunciano a percorrerlo. Ritengo che illuminare la pista ciclabile sia un buon incentivo a lasciare l’auto a casa ed a utilizzare la bicicletta o i piedi... Cordiali saluti === Finalmente anche a Jesi ci si pone il problema delle piste ciclabili. Personalmente ritengo che prima di fare nuove piste ciclabili, senza alcun dubbio necessarie, si debba rendere percorribili in sicurezza quelle esistenti. Nel tratto che va dall'arco Clementino ai giardini pubblici andrebbero eliminati, o ben raccordati, tutti gli intersecamenti con le varie strade. Allo stato attuale sono salti pericolosi in particolar modo per i bambini in bici. Gli attraversamenti pedonali, che attualmente sono anche attraversamenti per le bici, andrebbero fatti in corrispondenza della stessa pista. Inoltre i vari percorsi pedonali, che sono anche piste adatte alle bici, come il tratto che va da via Roma verso via dei Contadini e via Gallodoro, andrebbero sistemate e messe in sicurezza. Nel tratto verso via Gallodoro, nella parte terminale del percorso, ci sono dei chiusini affioranti che molto pericolosi anche per chi transita a piedi. Il tratto che va da via Roma verso il parco del ventaglio, dietro gli edifici dell'ex maglificio Moriconi, sono una vera discarica e decisamente impercorribile sia a piedi che in bici. Le criticità sopra esposte penso che siano eliminabili spendendo pochissimo e magari usufruendo di persone in cassa integrazione o mobilità. Per rendersi conto di quanto sopra descritto basterebbe prendere la bicicletta e fare una passeggiata nei tratti segnalati. Sono disponibile, se necessario, ad accompagnare un incaricato, del progetto della mobilità ciclabile, a visionare i percorsi sopra descritti. Saluti e buon lavoro |
Messaggi del 04/07/2013 Salve, Massimo Albanesi,ho 45 anni e sono un podista tesserato con l'Atletica Jesi. Nell'ultimo numero di Jesi e la sua valle ho letto i diversi pareri e suggerimenti da voi raccolti, tutti da parte di " bikers", ma non ho trovato menzione per quanto riguarda una zona a noi podisti molto cara ma poco,pochissimo sfruttata; mi riferisco al verde circostante lo stadio Cardinaletti e il Pala Triccoli.Spendendo veramente poco credo si possa creare un anello di circa 2 km ( utilizzabile da ciclisti e podisti);fondo di ghiaia o sterrato. Tale anello pero' dovra' essere interdetto ai cani e ai loro padroni.I bambini che si allenano nella pista non possono uscire a fare allenamenti di fondo in questo spazio verde,con saliscendi ottimi per allenarsi,perche' rischierebbero o di essere " avvicinati" dai cani o ,come piu' spesso accade, calpestare i loro bisogni.Tra l'altro ci sono gia' dei cartelli di divieto per i cani...... Una recinzione ,un po di ghiaia e anche Jesi ( Senigallia,Osimo,Ancona ce l'hanno gia' da anni)avrebbe finalmente un anello percorribile da chi ama correre senza doversi preoccupare di cani e loro bisogni . Grazie per l'attenzione. === Buongiorno, il mio piccolo suggerimento era quello di fare una pista ciclabile anche per il Viale della Vittoria. Penso che sia facilmente attuabile semplicemente facendo passare la pista la dove ora parcheggiano le auto ( Tra marciapiede e la strada…praticamente tra il marciapiede e gli alberi )……spostando poi il parcheggio auto subito dopo gli alberi non più a spina di pesce ma in parallelo al senso di marcia delle auto. Questo ruberebbe pochissimo alla strada, permettendo comunque di mantenere due belle corsie auto per il Viale della vittoria. (più o meno come ora visto il vizio di parcheggiare in 2°fila) La pista logicamente è più che sufficiente solo da un solo lato ( esempio lato dx in direzione Jesi). Grazie mille, con la speranza di vedere presto delle nuove piste per la nostra amata città. |
Messaggi del 25/06/2013 Buongiorno, più che un suggerimento la mia è una segnalazione e una preghiera. Percorro spesso la pista ciclabile di viale cavallotti e segnalo che, nella corsia a scendere verso l'arco clementino, nei punti in cui la pista incrocia le vie che intersecano il viale (3, mi pare) tocca alzarsi dalla sella della bicicletta, se non ci si vuole giocare... gli attributi, dal momento che i cordoli dei marciapiedi non sono smussati. Una manutenzione da pochi euro fattibile in quattro e quattr'otto. Ringrazio anche a nome di altri. Se vedrò un cambiamento! === Buonasera sono un ciclista che per allenarsi e sempre in mezzo al traffico e so quello che vuol dire perche porto i bus sia cittadino che extracittadino sarebbe molto bello delle piste ciclabile di lungo raggiio mi piacerebbe parlarne insieme === Tutte le idee sono interessanti soprattutto se derivano da esperti del settore cui sicuramente il Comune dovrà fare affidamento in quanto tecnicamente ineccepibili. Da semplice cittadino ritengo però che la priorità sia rendere fruibile le vie della cittadina a tutti! Pochi hanno la consapevolezza che la bici deve essere trattata come un mezzo di trasporto per muoversi e non solo una passione per amanti delle due ruote o scalatori allenati. Soprattutto in periodi di crisi. E quindi il contributo ed il sostegno all’iniziativa deve essere da parte di tutti i soggetti interessati, compresi i negozi rivenditori. |
Messaggi del 13/06/2013 Ringrazio anticipatamente l'amministrazione comunale per l'approccio e l'attenzione rivolta finalmente all'argomento della mobilità ciclabile. Era davvero tempo che anche a Jesi ci si interessasse della bici e di chi la usa quotidianamente. Ho partecipato al primo incontro nel quale è stato esposto il piano dell'amministrazione comunale e, pur apprezzando lo sforzo, sarei stato maggiormente felice se i primi interventi si fosse deciso di avviarli anche in altre zone della città, oltre che nella parte alta. Le mie proposte vanno in due direzioni: la prima emotiva e la seconda promozionale. 1 - PROPOSTA EMOTIVA Rinnovamento e manutenzione della Mini-pista per bici dei giardini di Viale Cavallotti Premessa Fra i ricordi più belli della mia infanzia ci sono quelli legati alle esperienze in bici e alle corse pazze che la domenica mattina facevo sulla mini-pista dei giardini accompagnato dal mio babbo. Lì trovavo sempre tanti coetanei che si affannavano sui pedali. Il mio grande amore per la bici è nato anche lì. Sono sicuro che i bambini, futuri cittadini, potrebbero vivere su quella pista emozioni simile alle mie che con il tempo li porterebbero poi a coltivare l'amore per la bici. Oggi la mini-pista si trova in uno stato di trascuratezza, se non di abbandono. Il tracciato asfaltato non è messo male, tuttavia non c'è alcun arredo che dia importanza al luogo e faccia "sognare". Proposta (economica) - Insediare qualche panchina per i genitori - Ripristinare le gomme che perimetravano il tracciato originario - Segnalazioni orizzontali (come la sede stradale cittadina) - Impiantare un traguardo (due pali e una traversi di legno con scritto "partenza" e "arrivo") Proposta (ambiziosa) - allungare o creare un percorso "off-road" con cunette, slalom .. - Periodicamente disputare delle minigare 2- PROPOSTA PROMOZIONALE Promozione all'uso della bici anche notturno e per medie distanze Creare eventi sociali, aggregativi e periodici legati alla bici. Oggi è il tempo della "condivisione". La bici presa in gruppo darebbe l'opportunità di socializzare e avvicinare ragazzi e famiglie all'uso della bici anche di notte e affrontando delle brevi/medie (4-8 Km) distanze. Eventi tipo 1 - Scie luminose - Giro per la città di notte. Raduno in Piazza del Duomo e conclusione in piazza della Repubblica o ai Giardini Pubblici con eventuale spettacolo correlato e già preventivato. Scopo: uso anche notturno della bici con il fondamentale (e tra l'altro obbligatorio) uso dell'illuminazione (eventualmente fornita dall'amministrazione - i costi per apparecchi basilari a led sono irrisori). 2 - Alla scoperta dell' Oasi di Ripa Bianca - Prevedere annualmente un evento, in occasione di una ricorrenza legata o all'istituzione dell'Oasi o del WWF o anche altro, che permetta di raggiungere in sicurezza e poi visitare l'oasi partendo da un punto centrale della città. Raggiungere luoghi non immediatamente vicini spesso sembra ai più una fatica o un impegno chissà quanto gravoso. In realtà con eventi simili ci si rende conto che non occorre un grandissimo sforzo. Queste sono solamente alcune idee un po' creative e non particolarmente dispendiose per l'amministrazione. Ringrazio fin d'ora per l'attenzione e rimango in attesa degli sviluppi del piano ciclabile. Cordiali saluti. === Io sottoscritto residente nel Comune di Jesi chiedo all'amministrazione Comunale di realizzare percorsi ciclabili attraverso una vera e propria programmazione di mobilità ciclabile Considerando che le piste ciclabili sono indispensabili per: - Mobilità ecosostenibile-Aggregazione dei cittadini. Mobilità anche per i non possessori di mezzi a motore. - Stimolare esercizio fisico senza raggiungere strutture sportive a pagamento. - Stimolare il senso di appartenenza al territorio creando itinerari alla scoperta dello stesso. - Raggiungere gli obiettivi fondamentali di sicurezza e sostenibilità ambientale della mobilita Chiedo : - Di inserire nei progetti di prossima realizzazione e nella stesura del prossimo Piano Urbano del Traffico la norma che indichi in fase progettuale e di realizzazione la costruzione di piste ciclabili in adiacenza a strade di nuova realizzazione. - Di realizzare percorsi ciclabili in adiacenza a strade esistenti. - Di realizzare percorsi ciclabili su percorsi indipendenti. - Di consentire - dove non sia possibile la realizzazione di piste ciclabili - un uso promiscuo dei marciapiedi ( bici e pedoni ) con segnaletica adeguata . - Di studiare la possibilità di far parcheggiare le automobili più verso il centro della carreggiata per lasciare a destra uno spazio per le bici tra marciapiede e auto (corridoio per bici ) quasi una pista ciclabile, questo ridurrebbe anche la sosta in doppia fila . - Costruire attrezzature di parcheggio diffuse in città e nei principali punti di attrazione La bici non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non fa rumore, è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficienza energetica. La bicicletta migliora il traffico, l'ambiente, la salute e l'umore. più ne fate, meglio è. |
Messaggi del 07/06/2013 SE Non avete intenzione di rendere ciclabile il VIALE DELLA VITTORIA O VIALE VERDI ...NON CONTINUATE A LEGGERE .....Bella idea da parte vostra, quella di iniziare a pensare di collegare quei pezzi di asfalto pitturati a terra chiamate "piste ciclabili". Purtroppo per poter eseguire ciclabili o tratti dove sara' possibile andare in bicicletta, bisognera' scontentare un gran numero di automobilisti... se siete pronti a questo ,le mie idee sonoe queste: non e' vero che le ciclabili debbano essere fatte in strade secondarie,(solo perche' c'e' meno traffico)..pensate un po' una famigliola che viene da un'altra citta' quanto tempo inpiega a perdersi?? le soluzioni sono molto semplici.. individuare le strade ad alta densita' di traffico..es viale della vittoria..viale verdi negli orari di scuola... per esempio Viale verdi direzione liceo scientifico,io mi chiedo da anni perche' quel viale avendo due belle corsie di marcia ,lo abbiamo ridotto ad UNA corsia ??? facendo parcheggi davanti alle villette ,che,non solo hanno il cortile interno ,ma hanno anche il garage interno....(troppa fatica a mettere la macchina in cortile?) ,la corsia di destra si presterebbe molto al collegamento con i giardini pubblici. "Viale della vittoria": corsia di destra tra marciapiede e alberi tutta ciclabile fino ai Giardini pubblici.. lasciando i parcheggi sul lato sinistro e quelli di destra tra un albero ed un altro..non dimentichiamoci del meraviglioso parcheggio sotterraneo di viale della vittoria. dobbiamo far abituare gli automobolisti a fare anche due passi a piedi e non poter arrivare dentro i negozi a fare la spesa senza scendere dall'auto. bisogna prendere delle decisioni dure e decise ,scontentando molte persone "PIGRE" purtroppo. VIA Erbarella: c'e' gia' una sorte di pista ciclabile basterebbero piccolissimi lavori...es a scendere dalla farmacia calcatelli quella stradina sulla destra..e' gia una ciclabile basterebbe smussare gli alti cordoli del marciapiede in prossimita' della traversa con la scuola federico conti per poi passare ai giardinetti dietro il federico conti......li bisognerebbe collegare un piccolo tratto di frone allo sma dell'erbarelle..all'altro pezzo che scende l'erbarelle ( per intenderci costeggiando le mura di cinta del collegio pergolesi......) e si e' al viale della vittoria.. per esempio per i piu' allenati dal viale della vittoria in prossimita' della salita di via gramsci ci si puo' innalzare salendo con bici al passo dir san Marco il collegio di giorno vino alle 20 permette il passaggio alle bici e a piedi e di li si e' gia' alla scuola federico conti dove si puo' decidere se prendere dir. viale verdi o facendo la scorciatoia dell'asilo negromanti si e' in via Lorenzo Lotto, che con i suoi marciapiedi larghi piu' di 2 metri e bassissimi potrebbe ospitare con molta tranquillita' una "CICLABILE".collegandola a quella dei giardini pubblici.. NON POSSIAMO NON COLLEGARE i due pezzi di ciclabile lungo il fiume .....abbiamo la possibilita di collegare la ciclabile di chiaravalle a quella che va fino al vecchio rotone....... da Genga al MARE ......io credo che questa ciclabile una volta collegata potrebbe attirare nche la curiosita' di molti turisti... IL BIKE TEAM JESI si offre gratuitamente per la realizzazzione del collegamento della ciclabile lungo il fiume..ovviamente il Comune ci dovra' mettere a disposizione una SEDE o una struttura in legno per depositare gli attrezzi (lungo la ciclabile)..eventuali planimetrie e pareri dei vostri tecnici. inoltre il BIKE TEAM JESI si impegnera' (per un tempo da voi stabilito )per quello che riguarda la cura e la manutenzione del tratto di collegamento... IN attesa di un riscontro da parte vostra il BIKE TEAM JESI vi porge i piu' cordiali Saluti === Secondo il mio parere la realizzazione di queste piste ciclabili.è una bella iniziativa per la città di Jesi. Colco l'occasione per segnalare il disagio esistente,lungo la pista ciclabile che va da ponte Pio a Pantiere. Per il tratto della strada imbrecciata (un tratto di cc 500 mt.) è piena di gigantesche buche.Andando specialmente di domenica in qusta pista si vedono numero famiglie giovani, con i loro piccoli bambini che la percorrono in bicicletta e si sentono molte lamentele per questa situzione.oltre tutto è fiancheggiata dal Vallato completamente privo di protezioni. Spero si possa risolvere al piu presto questo disagio ,vi porgo i più cordiali saluti === Sono convinto che un piano che colleghi i punti principali della città aiutino a ridurre il traffico con tutte le conseguenze positive che questo comporta, credo però che non si debbano tralasciare 3 piccoli interventi sull'attuale pista ciclabile lungo il fiume che la renderebbero realmente fruibile. 1. A monte: provenendo da Via Spina si raggiunge il centro commerciale Arcobaleno poi la ciclabile è stata interrotta, basterebbe collegarla con il sottopasso presente 200 metri dopo 2. Al centro: in prossimità del moreggio il fondo di terra si trasforma per settimane in un guado ad ogni leggera pioggia, basterebbe rendere il fondo più solido o drenante. 3. A valle: con la realizzazione dell'Interporto abbiamo isolato la città di Jesi dai bellissimi tratti di Chiaravalle e quindi dal mare, basterebbe aggirarlo per qualche centinaio di metri Questi piccoli interventi, che non richiedono progetti faraonici da realizzare in zone con difficoltà logistiche, porterebbero TURISMO! Sarebbe un vero investimento per la città con un ritorno certo. Nel nord europa il cicloturismo è una realtà che permette la sopravvivenza di molte realtà commerciali e famiglie. Partendo dalle GROTTE DI FRASASSI si potrebbe raggiungere la COSTA ADRIATICA dopo aver visitato i CASTELLI DI JESI (per i molti turisti del nord che non si fanno problemi a salire per raggiungere i nostri PRODOTTI TIPICI e visitare i nostri CENTRI STORICI). Abbiamo dei punti di interesse turistico di valore inestimabile che potrebbero essere visitati anche con la bici. Quante altre zone si possono permettere tutto questo? Ho girato per anni il nord europa con la bici e posso assicurare che sarebbe una fonte economica certa per il nostro territorio. Ho più volte percorso il tratto Genga -> Falconara in bici ma Jesi, città principale della Vallesina, è l'unico ostacolo lungo questo bellissimo percorso fluviale e per renderlo realmente fruibile per i turisti basterebbe risolvere le 3 criticità indicate. Il fiume nel tratto di Jesi è stato abbandonato, mentre nel tratto di ciclabile di "Moie" a volte, nei fine settimana, si fa fatica a percorrerlo per il numero di pedoni e ciclisti! Spero che il progetto si traduca in fatti in tempi certi e sono convinto che usciranno fuori tanti ciclisti interessati a sostenerlo e a dare una mano.
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Messaggi del 05/06/2013 Uso quanto più possibile la bici per gli spostamenti in città e ritengo fondamentale una pista ciclabile che percorra tutto il Viale della Vittoria e parte anche di Viale del lavoro e poi magari giù fino a Via Roma, sarebbe bello coinvolgere tutte le numerose attività commerciali di Viale della Viattoria chiedendo loro di contribuire ad abbellire la pista ciclabile con fioriere e addobbi festivi nei periodi di festa; inoltre per il problema parcheggi del Viale ritengo fondamentale tale opera ripensando anche alla disposizione dei parcheggi che potrebbero in parte occupare l'attuale sede stradale adibita a due corsie ma che per via dei parcheggi in doppia fila ormai si può dire che di corsia ne sia rimasta solo una. Spero vivamente nella realizzazione di tale opera come segno di civiltà e progresso. Saluti === Il mio consiglio riguardo le piste ciclabili è di consentire il transito delle bici sui marciapiedi quando la larghezza lo consente , in questo modo si darebbe la possibilità al ciclista di muoversi in sicurezza . Faccio inoltre notare che i marciapiedi sono pochissimo utilizzati e dei due che sono in ogni strada si potrebbe renderne solamente pedonabile uno mentre nell'altro consentire un uso promiscuo bici – pedoni . Ritengo corretta questa soluzione perché il ciclista non ha una carrozzeria od un telaio robusto che potrebbe ammortizzare eventuali scontri con auto,camion,moto ,autobus etc. quindi deve transitare in percorsi il più possibile separati dal traffico veicolare . A seguire alcuni esempi di strade che hanno i marciapiedi in cui a mio parere si potrebbe consentire il transito delle biciclette. Viale Verdi --- Viale papa Giovanni XXIII ---- Via Raffaello Sanzio ---- Via Radiciotti ---- Viale Cavallotti dopo i giardini andando verso il palazzetto ---- Via Polonia --- Via Fausto Coppi --- Via XX luglio ----Via Cupramontana . Sicuramente ci sono altre strade con marciapiedi adeguati a consentire il transito delle bici . Vi chiedo di prendere in considerazione queste idee che ad un minimo costo darebbero una grande sicurezza per gli spostamenti in bici dentro la città === In ambito urbano, la realizzazione di piste ciclabili sicure ed efficaci richiede una attenta progettazione. Una soluzione che avrebbe un costo molto contenuto e darebbe ugualmente la possibilità di muoversi in bicicletta in tutta tranquillità è quella di spostare i parcheggi delle auto più verso il centro della carreggiata lasciando uno spazio tra auto e marciapiede dove transiterebbero le biciclette . [...] PISTA CICLABILE A BOLOGNA Dove la larghezza del marciapiede lo consente autorizzare il transito delle bici sui marciapiedi , dovrebbe essere sufficiente verniciare sul piano del marciapiede una bicicletta per informare i ciclisti che si può salire con la bici sul marciapiede per stare al sicuro dal traffico. === Buongiorno a tutti, ho avuto notizia, con entusiasmo, del progetto che sta portando avanti questa amministrazione e spero che si possa realizzare nel più breve tempo possibile; vi lascio i miei suggerimenti sui percorsi ciclabili: - dovrebbero essere realizzati su strade a scarsa densità di traffico, utilizzando vie parallele e quant’altro possibile rispetto le direttrici principali dove il traffico automobilistico è intenso (un ciclista non ha piacere respirare gas di scarico da auto incolonnate); - dovrebbero essere protetti il più possibile dal traffico automobilistico (un bambino in bicicletta è imprevedibile e potrebbe facilmente uscire da un percorso ciclabile soltanto ‘’colorato’’ o limitato da catadiottri fissati sulla carreggiata; - Cercare di collegare quei pochi tratti di piste ciclabile esistenti (mi riferisco al ‘’ramo secco’’ esistente nel perimetro lato ferrovia del centro commerciale Arcobaleno con il sottopasso di via Asiago e continuando sempre costeggiando la ferrovia fino ad arrivare zona multisala Giometti); - Poter usufruire di passaggi all’interno di parchi pubblici per guadagnare dislivello in modo graduale e contemporaneamente collegare zone diverse della città (zona parco del Ventaglio al palazzetto dello sport); - Evitare di includere, per quanto possibile, il viale della Vittoria nel progetto evitando di tagliare un buon numero di parcheggi auto a ridosso del centro e zona ospedale civile; Ho visto le linee guida e non vorrei che, se realizzate in prossimità delle arterie viarie principale, non vengano utilizzate come comodi parcheggi auto. Vi auguro buon lavoro. === Fatelo al più presto!!! |
Messaggi del 03/06/2013 Mi sposto costantemente in bicicletta dentro Jesi e mi rendo conto quotidianamente che i pericoli per chi usa questo mezzo di trasporto sono sempre in agguato in special modo nelle rotatorie e negli incroci. Per fare in modo che il ciclista non debba rischiare costantemente la vita in certe situazioni sarebbe sufficiente permettere il transito delle bici sui marciapiedi specialmente in prossimità degli incroci e delle rotatorie , anche perché i marciapiedi sono quasi sempre inutilizzati mentre il ciclista è costretto quotidianamente a transitare nelle strade a fianco delle auto , dei camion , degli autobus etc. === Sono diversi anni che con la bici percorro per più di un ora al giorno le strade trafficate di Jesi. Ho sperimentato le cadute per l’auto che pensava di fare in tempo e per due buche molto profonde. Sono un ciclista più per testardaggine che per passione e quello che dirò è dunque molto parziale. Ho letto, anche se velocemente, il progetto. Mi riserverò di commentarlo quando inizierà la sua realizzazione. Riguardo alle proposte, ovviamente ne ho alcune in tasca. Jesi non è per vocazione ed educazione città benevola nei confronti delle biciclette, ma certamente alcune cose le possiamo fare. Incentivazione (non buttiamo i soldi). Per iniziare sarebbe carino importare dal nord Europa l’incentivazione ad andare al lavoro in bici dando agli impavidi 1 euro al giorno. Probabilmente ci sarebbe anche un ritorno economico con la pubblicità e con le sponsorizzazioni di negozi specializzati. Perché se non ci sono ciclisti, tutti i più validi progetti rimangono nella carta, (vedi lo scarso utilizzo delle bici elettriche) Capisco che in questo periodo non sia così semplice trovare fondi. Ma servirebbe per valutare il numero dei ciclisti prima di iniziare. Potrebbe essere il lancio. Poi, ovviamente, negli anni successivi, i soldi verrebbero utilizzati per le piste, verificato che ce ne sia un reale utilizzo. Educazione No flight zone (no volo, zone pedonali, o limitazione intorno alle scuole) Se non partiamo dai bambini, dal loro entusiasmo i nostri progetti avranno le gambe corte. Limitare il flusso delle auto intorno alle scuole per agevolare i pedoni con il piedibus, e l'accompagnamento dei bimbi con le bici. Inutili sarebbero le piste se quotidianamente inquiniamo zone dove i più piccoli passano più tempo. Se si inizia con i bambini i genitori potrebbero essere più coinvolti. Co-transito A Padova (120 km di piste ciclabili) diverse strade del centro sono a transito promisquo, ovviamente ci sono segnali, ma soprattutto la velocità delle auto è molto limitata. Prima di tutto Ritengo però che la condizione principale perché si possa realizzare qualsiasi tipo di progetto sia la presa di coscienza da parte degli automobilisti del fatto che i ciclisti non sono ostacoli, nemici o bersagli da abbattere. Le distrazioni (cellulari, sportelli aperti velocemente, retromarce ai parcheggi) possono costare ai più deboli molto care. Se è intenzione di questa amministrazione incentivare la mobilità leggera oltre agli “interventi a vernice” occorre che si adoperi per stemperare le focosità dei molti piloti al volante. Se come cittadini non comprendiamo che andare a piedi o in bicicletta è un bene per tutti, che rispettare chi intende muoversi in maniera lenta è un segno di civiltà, qualsiasi progetto potrebbe essere accolto dai più come un’ennesima imposizione. Sarebbe triste e dannoso se, aumentando il numero dei ciclisti, di pari passo non aumenti anche il rispetto e l’attenzione da parte degli automobilisti. I punti deboli Segnalo infine alcuni punti che nella viabilità sono particolarmente critici per chi si trova a percorrere strade trafficate con la bicicletta. Questi sono i semafori, le strisce pedonali ma soprattutto le rotatorie. Buon lavoro. e, se volete, ci vediamo in bici… === 1.Bisognerebbe rendere percorribile in modo sicuro Viale della Vittoria in cui attualmente le auto che parcheggiano ai lati tagliano la strada ai ciclisti. 2.Prevedere il modo di raggiungere dalla zona Giardini la zona stazione e San Giuseppe evitando di dover fare lo stesso tragitto delle auto quindi inserendo delle piste ciclabili a doppio senso anche sulle strade a senso unico. 3 Attualmente molti attraversamenti sono pericolosi, i ciclisti che devono attraversare viale della Vittoria e viale del Lavoro rischiano troppo. 4 Gli attraversamenti per le biciclette dovrebbero essere previsti anche in corrispondenza delle rotatorie. === La città ne ha bisogno per alleggerire il traffico e rendere di conseguenza più sicura e salutare la mobilità di tutti e soprattutto dei bambini. Spero vengano realizzate a breve anche nella Priorità 2 e spero che siano il più capillari possibile e che siano realizzate con la massima attenzione alla sicurezza di chi le userà. Mi piace moltissimo la bretella ciclabile che collega la zona del nuovo Ospedale e di Via La Malfa con il quartiere Colle Paradiso oggi isolato per quanto riguarda la mobilità pedonale e ciclabile dalle scuole e dai negozi. Nel quartiere ci sono molti bambini e non hanno alternativa al muoversi in auto per raggiungere le scuole. Infatti il quartiere è anche escluso dal piedibus. Importantissima anche la pista ciclabile in Via Ancona e Parco Mattei alla SMIA, zona densamente abitata da giovani famiglie, per consentire ai ragazzi di potersi muovere in sicurezza per raggiungere scuole e parco giochi. Attualmente anche l’attraversamento pedonale di via Ancona è molto pericoloso (la strada è stata recentemente ristretta, mancano attraversamenti pedonali e le auto vanno veloci). Grazie. |
Messaggi del 30/05/2013 Bellissima idea === Sono assolutamente d'accordo sulla realizzazione di piste ciclabili; meno macchine e più salute. === Sono entusiasta del proposito del Comune di creare piste ciclabili a Jesi. Complimenti, spero che le facciate davvero! Secondo me, la priorità è quella di una o più piste ciclabili DENTRO Jesi, piuttosto che quelle fuori città (lungo il fiume ad esempio). Il senso vero delle piste ciclabili è infatti quello dell'utilizzo della bici come mezzo alternativo, specialmente nella bella stagione. Jesi ha dimensioni tali da permettere lo spostamento in città con la bici, inoltre in centro il traffico sta diventando sempre più congestionato e la disponibilità di parcheggi limitata. In conclusione, secondo me sarebbe auspicabile la costruzione anche di una sola pista ciclabile (senza piani troppo faraonici, quindi irrealizzabili), che attraversi la città, e colleghi così il centro con le principali zone limitrofe. Buon lavoro. === Premetto che la mancanza di educazione civica e culturale relativa a questo mezzo, da parte della maggior parte delle persone, potrebbe essere causa di incidenti, discussioni e via discorrendo. Innanzi tutto credo che vada fatta educazione a scuola, iniziando dalle elementari, ma si rischia di andare fuori tema. Buona parte delle persone credo sarebbero liete di avere un collegamento "sicuro" con la ZIPA, dove molti di noi si recano quotidianamente. Il percorso da creare non è di sicuro semplice, visti i dislivelli e le arterie che collegano questa zona, non sono esenti da traffico, anzi... Comunque ottima iniziativa e speriamo abbia un seguito Cordiali saluti |
Messaggi del 29/05/2013 Ecco i suggerimenti che mi vengono in mente: 1) Se possibile togliere il divieto di utilizzare con la bicicletta l'ascensore del parcheggio Zannoni; 2) Per le nuove strade e per i nuovi quartieri che si intendono costruire prevedere l'obbligo di piste ciclabili; 3) Per le strade dove c'e' il senso unico ed i parcheggi sia a destra che a sinistra della carreggiata, provare a togliere quando possibile una fila di parcheggi e sostituirla con la pista ciclabile; 4) Pubblicizzare il piu' possibile l'iniziativa per ottene il maggior contributo possibile da parte di tutti; 5) Prevedere in prossimita' del parcheggio/stazione Portavalle e in altri punti strategici, dei parcheggi/ricoveri coperti per le biciclette per ripararle dalla pioggia. Nella zona Stazione e' stato gia' fatto (vedi ass. Garofoli che ha provveduto ad installare una rastrelliera) 6) Prevedere dei ripari per tutte le biciclette comunali, Chiesa delle Grazie, Giardini Pubblici, come e' stato gia' fatto alla stazione ferroviaria di Jesi; 7) Spostare le biciclette elettriche del comune che attualmente si trovano di fronte alla chiesa delle Grazie in prossimita' di Piazza delle Erbe, secondo me sarebbero piu' utili; 7Bis) spostare le biciclette ubicate all'Oasi Ripabianca verso il centro direzionale Zipa; 8) Considerare la bicicletta alla stessa stregua dell'auto come mezzo di trasporto, per esempio ho avuto la fortuna di visitare l'Olanda e li addirittura anche sulle autostrade ci sono le piste ciclabili; === Il mio consiglio per la realizzazione delle piste ciclabili è quello di utilizzarle per creare un collegamento con le parti più importanti della città come: punti di svago, aggregazione dei cittadini, centri commerciali, stazione ferroviaria, stazione autobus extra urbani. Inoltre in questi punti ci dovranno essere dei ciclo parcheggiin cui si potrà avere la possibilità di legare con facilità il telaio della bici alla struttura del parcheggio! |
Messaggi del 28/05/2013 I ciclisti devono essere tutelati rispetto ai veicoli e devono anche rispettare i pedoni. Vanno individuati percorsi “protetti” per entrambi ad esempio ove presente un ampio marciapiede questo va suddiviso in idonei spazi per pedoni o ciclisti. Non basta una riga per terra anche ben evidente ma serve una segnaletica verticale ed anche un sistema di "protezione" anche una fila di "birilli" ma non solo asfalto libero. . === Buon giorno, mi chiamo Daniela Barcaglioni e la mia proposta per la mobilita' in bicicletta e' quella di incentivare chi lavora a meno di 3 km da dove abita ad usare la bici, uso magari certificato dal datore di lavore, con vantaggi economici sia per l'azienda che per il lavoratore.... === Sono entusiasta del piano che si intende portare avanti: sono anni che cerco di vivere la città in bicicletta ma molte zone rimangono off-limits causa traffico/inquinamento. Spesso in bici evito le arterie principali della città e preferisco pedalare un po' di più piuttosto che respirare smog. Al contrario mi sembra che nel piano delle piste ciclabili le priorità siano appunto lungo le arterie principali. Che non si possano invertire le priorità? Tra le varie proposte fatte dagli altri utenti vorrei sottolineare quella che suggerisce di mettere il viale della vittoria a senso unico: questo permetterebbe di usare il viale per coprire il dislivello della nostra città in maniera dolce, e non brusca come in via erbarella. Per come stanno le cose adesso uscire in bici con i bambini è da imprudenti! Un servizio molto interessante che viene dato in grandi città ,dove c'è ampio uso della bici, è quello della marchiatura della bici in modo da disincentivarene il furto. Questo tipo di servizio può essere delegato a un'associazione che può fare da catalizzatore per quanto riguarda la promozione della bicicletta contribuendo anche ,come succede in ancona con la ciclofficina sociale, alla manutenzione base dei mezzi. Grazie |
Messaggi del 27/05/2013 Sono favorevole alle piste ciclabili, finalmente se ne parla speriamo che si concretizzi, ma che siano realizzate maggiormente all'interno della città. Distinti saluti buon lavoro. === - rendere fruibile con le dovute cautele l’accesso ai mezzi di risalita dove possibile (ascensore Mura Orientali) a coloro che dovendo risalire con la bici dalle zone basse della città esempio via Gallodoro, Via Guerri verso il Centro potrebbero trovare difficoltoso in certi casi il percorso da affrontare. Nelle grandi città il ciclista che deve accedere con la bici alla metropolitana ha la possibilità di utilizzare l'ascensore di collegamento. - disporre di tanto in tanto un servizio di controllo da parte dei Vigili Urbani che spieghino ai pedoni che la pista ciclabile è una strada dove non è permesso passeggiare come spesso avviene lungo il Viale Cavallotti ed invitarli a servirsi del marciapiede onde evitare incidenti e spiacevoli discussioni. === Penso sia un'ottima idea sia dal punto di vista ambientale e soprattutto salutare! Ce la faremo a portare a termine questo progetto.?? === Vi chiedo di inserire nell'apposito link questo mio suggerimento per la realizzazione delle piste ciclabili a Jesi : Costruire una rete di piste ciclabili che soddisfi tutto il territorio urbano per dare la possibilità di muoversi in sicurezza in bici tutti i giorni per tutti gli spostamenti quotidiani ( lavoro , acquisti , svago , aggregazione dei cittadini etc.) , per stimolare concretamente la cittadinanza all ‘ uso della bicicletta come alternativa ai mezzi a motore nelle strade urbane . === Servono parcheggi scambiatori agli ingressi della città , sostituire posti auto in centro con piste ciclabili e corsie preferenziali per i mezzi pubblici. Disincentivare l’uso dei mezzi privati soprattutto di quelli più inquinanti . Realizzare sensi unici nelle due vie principali di jesi (Via Gallodoro e viale della vittoria) per destinare una corsia preferenziale ai mezzi pubblici e una a una pista ciclabile lasciandone una ai mezzi privati. === Fare la pista ciclabile vicino al corso del fiume Esino al fine di valorizzare al meglio tutta la zona fluviale di jesi e dintorni e renderla fruibile ai cittadini come una volta. === OCCHIO ALLE BUCHE ! ! ! === Nel file allegato ho raccolto delle foto di piste ciclabili che sono state costruite in alcune città che hanno lo stesso nostro problema di spazio. Spero vi rimangano utili
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Messaggio del 23/05/2013 - collegare la pista ciclabile Jesina a quella di Chiaravalle per giungere sino al mare;
- permettere di caricare la bici sui mezzi pubblici Jesini (magari gratis);
- avviare a breve attraversamenti stradali (tipo le strisce pedonali) idonee all'attraversamento in sella; mi spiego, oggi il codice stradale prevede che si attraversi la strada oltre che sulle strisce ma anche con la bici accompagnata a mano (cioè non in sella); oggi l'attraversamento in sella delle strisce pedonali è irregolare!
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