È questo l’accordo raggiunto questa mattina nel corso di un incontro tra il sindaco Fabiano Belcecchi, il presidente del Club Scherma Jesi Alberto Proietti Mosca ed il vice presidente Franco Fornarini, alla presenza dell’assessore provinciale all’edilizia scolastica Maurizio Quercetti, dell’assessore allo sport Leonello Rocchetti, del presidente della II Circoscrizione Siro Rossetti e della preside del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” Bruna Aguzzi.
L’Amministrazione comunale provvederà pertanto ad accogliere fin da subito l’osservazione al Piano regolatore, confermando l’area sportiva dell’impianto, dando il via contestualmente ad un confronto con il Coni provinciale e regionale per fissare entro aprile un tavolo nazionale con i vertici del Coni e del governo con cui affrontare la questione della proprietà. Tale passo consentirà all’Amministrazione comunale di provvedere poi ad un progetto di manutenzione straordinaria dell’immobile, la cui gestione sarà in capo al Club Scherma Jesi.
Il presidente del Club Scherma Jesi riferirà al consiglio direttivo della società l’esito dell’incontro e, appena riceverà il relativo mandato, procederà in maniera condivisa con il Comune di Jesi per giungere ad una positiva soluzione della questione.
Nel corso dell’incontro è emerso anche che la Provincia si farà carico autonomamente di risolvere la questione relativa all’utilizzo di proprie palestre per gli studenti dello Scientifico.
“L’ipotesi scelta - ha spiegato il sindaco Fabiano Belcecchi - richiede un impegno immediato a cui tutti i soggetti presenti all’incontro non intendono sottrarsi. È emersa infatti la comune convinzione che il palazzetto della scherma di via Solazzi rappresenti un simbolo non solo per la città di Jesi, ma per l’intero movimento sportivo nazionale ed è dunque questa la ragione per cui sia lo sport, sia la politica si muoveranno su un livello sovracomunale per definire la questione. Sarà mia cura contattare quanto prima il Coni provinciale, al cui presidente Fabio Sturani avevo già anticipato i termini della questione, e il Coni regionale per muoverci in maniera unitaria e condivisa. Sono assolutamente certo che la soluzione prospettata possa risolvere in via definitiva un problema che si trascina da oltre 20 anni. Del resto, come avevo avuto modo di sottolineare più volte, l’opzione che avevamo individuato nel Prg, vale a dire una trasformazione urbanistica, doveva solo rappresentare un “paletto” che consentisse al Comune di mantenere aperta anche un’altra possibilità legata alla realizzazione di un nuovo impianto per il Club Scherma Jesi. Avendo ricevuto dal presidente l’assicurazione che anche per il futuro la struttura di via Solazzi sarebbe stata in grado, con la necessaria manutenzione, di rispondere alle esigenze del Club, non vi è alcuna ragione per non riportare l’area alla sua destinazione sportiva originaria”.
L’Amministrazione comunale
Jesi, 30 marzo 2007