Il sindaco Massimo Bacci, d'intesa con l'assessore all'urbanistica Cinzia Napolitano, ha deciso di rinviare al prossimo anno il secondo scaglione di aumento del 33,3% degli oneri di urbanizzazione deciso dal Consiglio comunale delle precedente legislatura. Una scelta legata alla gravissima crisi dell'edilizia che sta assumendo sempre più aspetti drammatici con il blocco quasi totale dei lavori per la carenza assoluta della domanda e per la mancanza di finanziamenti.
L'aumento fa parte di un pacchetto di riallineamento ed aggiornamento degli oneri agli effettivi costi delle opere di urbanizzazione, che il vecchio Consiglio comunale aveva spalmato in un triennio (2011-213) con costanti aumenti del 33,3%. Dal momento che la legge consente di modulare tale incremento su 5 anni, si è ritenuto opportuno avvalersi di questa opportunità per non comprimere ulteriormente eventuali interventi di ristrutturazione, recupero del patrimonio esistente o di nuova edilizia.
La proposta era stata prospettata dal presidente della Commissione urbanistica e lavori pubblici Mauro Magagnini, che aveva rimarcato come l'edilizia sia sempre stata il volano per tanti altri settori e che pertanto si imponeva da parte delle strutture pubbliche tutti quegli interventi necessari per agevolare, o meglio sollecitare, la domanda.
La questione sarà ora portata all'approvazione del prossimo Consiglio comunale dove la Giunta proporrà anche un altro atto di indirizzo volto a diminuire significativamente l'onere accessorio della carenza delle aree specie per il centro storico e la zona industriale. In questo caso si tratta di un tributo comunale dovuto a quegli interventi per i quali, non potendosi prevedere la cessione di aree a destinazione pubblica perché ricadenti in zone già urbanizzate, si monetizza l'onere stesso. La Giunta proporrà una riduzione del 50% di tali oneri per i recuperi nel centro storico e nei borghi che erano rimasti esclusi dal “Piano casa” e di un terzo per le zone industriali ed artigianali a beneficio di quanti intendano ampliare un'impresa o avviare una nuova attività.
Comune di Jesi
Jesi, 9 marzo 2013