“Spiace leggere cose inesatte dalla Cgil, spiace ancor più registrare il silenzio assoluto della stessa Cgil contro chi davvero mette le mani nel portafoglio e taglia i servizi ai pensionati”.
Così l'Amministrazione comunale che chiarisce: “Sul bilancio gli incontri con le organizzazioni sindacali sono stati ben tre, il primo dei quali oltre un mese fa nel corso del quale abbiamo illustrato le linee guida dello strumento finanziario. In quell'occasione abbiamo chiesto di approfondirlo e di presentare proposte. E parliamo di proposte concrete, vale a dire indicando quali voci di spesa tagliare a fronte di nuovi impegni economici che venivano richiesti. Non c'è stato suggerito alcunché, solo di aumentare l'esenzione Irpef senza dire dove si sarebbero potute trovare le risorse. Non mi sembra un propositivo modo di interloquire.
Così come non ci sembra corretto dimenticare quanto questa Amministrazione comunale ha fatto per tagliare sprechi e privilegi per non penalizzare il capitolo del welfare, dove la terza età assorbe una buona parte di risorse. Non pretendevamo parole di apprezzamento, ma almeno riconoscere che, grazie ai tagli a spese improduttive, oggi non solo le risorse destinate agli anziani sono state riconfermate, ma si sono aumentati i servizi sia in quantità che in qualità, azzerando liste di attesa su assistenza domiciliare, assegni di cura e pasti a domicilio, avviando il punto di incontro Alzheimer, creando un registro badanti, aumentando gli standard alla casa di riposo.
E, allo stesso tempo, non pretendevamo dalla Cgil ferme condanne nei confronti della Regione, ma almeno una segnalazione pubblica circa il fatto che l'addizionale Irpef regionale non solo colpisce tutti i redditi indistintamente (a differenza di quella di Jesi che prevede comunque una esenzione fino a 10 mila euro) ma che è addiruttura di oltre il 50% maggiore di quella comunale.
C'è la sensazione, e ci auguriamo di sbagliare, di un pregiudizio di partenza e l'utilizzo di due pesi e due misure nel giudicare scelte politiche. Confidiamo che vi sia l'occasione di un chiarimento, perché ne va a vantaggio, prima ancora che dell'Amministrazione comunale o della Cgil, di tutti i pensionati”.
Comune di Jesi
Jesi, 28 febbraio 2014